La vita secondo Jane Austen di William Deresiewicz (intervista all'autore) 

Dopo aver fatto di questo libro-manuale di vita secondo Jane Austen a cura di William Deresiewicz (per gli amici "Bill") il nostro 2° libro di lettura al Club del Libro (su facebook: Il Club del Libro (Del Club) gruppo chiuso) abbiamo per l'occasione dopo la lettura tutte insieme pensato di intervistare l'autore che si è sempre dimostrato molto carino nei nostri riguardi sin dal primo messaggio che gli mandammo a Maggio 2012 per pensare ad un collaborazione-comparsata al nostro meeting (ovviamente pseudo impossibile vista l'onerosità del viaggio America-Italia, ma a cui si era dimostrato più che interessato e colpito tanto da valutare semmai un giorno venissi per altri motivi in Italia di farci visita!! 


Ma tornando a noi, vi lasciamo di seguito l'intervista completa condotta in lingua dalla nostra personal-translater Michela Doc Magnani Segretaria Ufficiosa Club, nel Gennaio 2013 e di cui lo stesso Club del libro ha proposto le domande da porre all'autore dopo la lettura del libro:

 
Il Club: Per iniziare, vorremmo chiederle del primo capitolo del libro. Analizzando Emma, dice di aver scoperto il valore delle piccole cose di tutti i giorni. Si è avvicinato ad altri autori che hanno fatto lo stesso, similmente o in maniera diversa, come ad esempio Elizabeth Gaskell con Cranford o J.R.R. Tolkien con Lo Hobbit?

Bill: Jane Austen mi ha permesso di apprezzare autori come Elizabeth Gaskell, George Eliot, e ovviamente, Virginia Woolf. Devo confessare di non aver letto Tolkien da quando ero bambino. Ovviamente, si mescola un sacco di incanto con il quotidiano, quindi non è esattamente la stessa cosa.

Il Club
Ci rendiamo conto, ora come prima, che Jane Austen ha cambiato la vita e ispirato le idee di molti, incluso lei stesso. Come pensa che Miss Austen ci riesca? Come può questa donna, che ha vissuto 200 anni fa, plasmare le nostre decisioni, percezioni e menti?

Bill: Beh, questo è il mistero dell'arte in generale, non è così, non solo Jane Austen? È vero di Shakespeare o Dante, allo stesso modo. E non sono sicuro che sia neppure possibile spiegare quel mistero, eccetto dire che mentre molte cose delle nostre vite cambiano, socialmente e tecnologicamente, ci sono cose che sono permanenti nella natura e vita umana, e ad un livello fondamentale, le storie non cambiano affatto.

 

Il Club: In ogni capitolo, lei da un'analisi del libro in termini di temi, storia ed esperienze della vita di Jane Austen, oltre alla sua, che si collegano ad essi. Si è reso conto che la sua vita era simile a ciò che leggeva nei libri di Jane Austen mentre li leggeva o quando ha deciso di scrivere il libro?

Bill: Mi sono reso conto di queste cose, se non sempre la prima volta che ho letto i romanzi, allora quando le cose di cui parlo del libro mi sono successe. Ma certamente, scrivere il libro mi ha aiutato a capire molto di più come tutto questo è successo, oltre ad aiutarmi a ricordare molti dettagli della mia vita che avevo dimenticato. Il libro copre il periodo all'interno del quale avevo dai 26 ai 32 anni, ma l'ho scritto quando ne avevo 46.

 

Il Club: Sappiamo, anche per nostra esperienza, che le Janeites possono essere molto critiche. Molti prequel, sequel e versioni riscritte di Jane Austen sono state osservate con un sopracciglio sollevato da parte delle fans. Come è cambiata la sua vita dopo la pubblicazione del libro? Ci sono state Janeites nel mondo che hanno cercato di contattarla (come abbiamo fatto noi)? Come hanno risposto al libro?

Bill: Avete ragione. Ho decisamente sentito un sacco di Janeites – qualcosa me lo sarei dovuto aspettare, ma non fu così. Ho sentito un sacco di gente via e-mail, e ci sono state Janeites a tutti gli eventi sui miei libri. Per lo più la gente è stata molto accogliete. Ho appena tenuto una conferenza al JASNA a New York che ha avuto un'accoglienza molto calorosa. Ma c'è sicuramente anche un fattore di sospetto. A volte le persone si siedono lì, in prima fila, con le braccia incrociate e poi mi pongono domande, dopo, che sono sicuramente progettate per farmi commettere un errore o dimostrare la loro conoscenza superiore. Le persone possono essere molto possessive riguardo a Jane Austen.

 

Il Club: Ed infine, che domanda vorrebbe porre a Jane Austen se ne avesse l'opportunità? Che cosa pensa che risponderebbe?

Bill: Beh, vorrei scoprire tutte le cose della sua vita che non conosciamo. Ma se potessi porre solo una domanda, le chiederei perché non si è mai sposata. Parlo di questo nel libro: penso che sia perché sapeva che non poteva essere una moglie e una scrittrice allo stesso tempo. Ma vorrei sentire la vera storia. Probabilmente, lei direbbe che non sono affari miei!

 

Il Club: C'è stato un personaggio maschile dei libri della Austen con cui si è identificato? Quale personaggio maschile ha apprezzato di più?

Bill: Resterete sorpresi, ma non mi sono mai identificato molto con nessuno dei protagonisti, eccetto Henry Tilney. Forse Mr Bennet, prima che realizzassi che razza di idiota è. Più recentemente, il Capitano Benwick, per cui ho sempre tifato perché sposasse Anne. Non sono sicuro di che cosa tutto questo dica di me.

 

Il Club: Grazie ancora per l'attenzione: speriamo che queste piccole domande siano interessanti per lei come lo sono le domande per noi. Faremo leggere le sue risposte al Club del Libro e le faremo sapere qual è il feedback.

Bill: Spero sia quel che volevate. Sono decisamente in attesa del feedback.

 

Il Club del Libro (Del Club) & Miki translate

NB: interessante lezione del Prof. Deresiewicz per le appassionate alla sua scrittura, allo scrittore e a tutte le fruitrici della lingua inglese.. ecco un video per voi: 
 

Portland/CreativeMornings - William Deresiewicz from CreativeMornings/Portland on Vimeo.

Our speaker at the July 2012 Portland/CreativeMornings was William Deresiewicz (http://www.billderesiewicz.com). The event was generously hosted by Union / Pine (http://www.unionpine.com) and sponsored by 52 Limited (http://www.52ltd.com) and Icebreaker (http://www.icebreaker.com). Many thanks to Pro Photo Supply (http://prophotosupply.com) for lending us the gear to capture the talk, and to Paul Searle (http://maxinedenver.com) for shooting and editing.