Mansfield Park (Einaudi) prefazione di Roberto Bertinetti 

Dopo Persuasione e Ragione e Sentimento di cui trovate la prefazione sempre a cura del Professor Roberto Bertinetti nelle nuove edizioni di Einaudi dei classici Austen, è la volta di Mansfield Park (Maggio 2013, Einaudi)
E' il caso di ricordare che è stato un piacere per noi avere ospite il professore Bertinetti in più di un'occasione "Austen" in questi anni e dal 2° Meeting su Ragione e Sentimento (grazie a cui tramite un articolo sul Messaggero sul romanzo, avemmo l'ardire di contattare il professore per chiedergli un intervento!) al Salone della Parola di Pesaro in occasione dell'uscita di Persuasione di Einaudi. 

Tornando a Mansfield Park di cui il prossimo anno sarà il bicentenario (1814-2014)Pietro Citati così apre: "Fanny o il trionfo della delicatezza. L'eroina di Jane Austen, modello vincente di una vera femminilità La forza di Fanny La sua qualità dominante è rarissima: necessaria tenacia e una specie di durezza per arrivare fino alla perfezione" (leggi l'articolo di Citati, qui)

Indubbiamente Mansfield è il romanzo più discusso, controverso e non immediatamente comprensibile del genio Austen tra le sue 6 perle! 
Spesso abbiamo provato a confrontarci tra Janeites, sul perché Fanny Price sia un EROINA per nulla all'altezza di Emma Woodhouse o Elizabeth Bennet (sulla carta) e sul perché questa storia d'amore sembra tirata per i capelli racchiusa così che è nelle poche ultime pagine del romanzo, romanzo che invece dispiega così ampiamente le faccende circa gli abitanti della residenza ma ancora più di una o più parti ben particolari della società del tempo?! C'è più di un significato dietro a Mansfield e come dice qualcuno è uno dei forse più complessi capolavori scritti e che forse solo una fervida conoscenza di Jane e del periodo storico può pienamente comprendere!

Riporto con piacere delle piacevoli discussioni che sono venute fuori appunto all'interno del Club nella settimana che celebrava il suo compleanno lo scorso anno:

FANNY AFFAIR: Why someone doesn't like this Austen Character? 

Sara Mazzini a cui abbiamo chiesto anche di curare una rubrica proprio per il sito che presto spero pubblicheremo così rispose: 

"Fanny non piace perché è stata concepita dalla stessa autrice con l'idea di non piacere. Mentre tutti gli altri romanzi di Jane hanno al centro un'eroina, Mansfield Park rovescia la struttura tradizionale del romanzo austeniano e ruota attorno all'antieroina, quella che in ogni altro contesto viene relegata al ruolo di contorno di una Charlotte Lucas o una Jane Fairfax. Se la Austen avesse perseverato con la linea di condotta da lei stessa ideata, la protagonista sarebbe stata Mary Crawford (bella, spregiudicata, libera dai condizionamenti sociali alla stregua di una Emma); ma Mansfield Park è un esperimento più complesso e, se si ha l'arguzia di leggere tra le righe, rappresenta anche la critica più spietata di Jane alla società del tempo, proprio perché FINGE di accettarne i dettami e le convenzioni anziché ribellarvisi, mostrando cosa accade quando una giovinetta è succube delle "conseguenze dell'educazione" (argomento che tante volte affiora nelle discussioni di Fanny con Edmund). Fanny è infatti una ragazza piena di vita, solare, amante dell'aria aperta e dell'attività fisica, ma è stata repressa fin da giovanissima, educata a non mettersi in mostra, a essere sempre cortese, a esprimere giudizi altrui che lei stessa ha finito per assumere come propri e a considerare i propri diversi punti di vista come segnali evidenti della sua ingratitudine... al punto tale che si ritrova a desiderare ciò che è stata educata a desiderare, innamorandosi del Mr. Collins di turno anziché del ribelle Darcy (Henry Crawford): una coppia che compiace la famiglia anziché venirne spodestata o diseredata, come è accaduto a tutti gli altri eroi precedenti." 

Buona ri-lettura! 

.. continua il prossimo anno con 4th Meeting Austen: MANSFIELD PARK?!?!